Oggi è il mio turno.
Rubo questo spazio a Mirco Amantini, lo Chef del Lavatoio, che di solito cura la redazione di questo Blog per parlare di un tema che amo molto: il Vino.
Mi presento: sono Giorgio e, assieme a Filippo, sono il titolare del Lavatoio Bistrot. Era un po che pensavo di presentarmi al Blog e visto che, tra i vari aspetti che curo c’è il vino, oggi vorrei condividere qualcosa con voi. Il mondo del vino, come tutti sappiamo, è infinito, per tipologia, area geografica, lavorazione e, come ogni cosa, in evoluzione. Tra le tante tipologie c’è ne una che preferisco. Fresca, estiva, che si abbina col pesce e di grande qualità: Il metodo classico!!
Voi direte ” ah si, il metodo dei nonni, quello della tradizione, il classico, è sempre il migliore per fare il vino”, si probabilmente!, ma nel mondo enologico,”metodo classico” è definizione di un ben definito metodo (un vero disciplinare che ne regolamenta processi produttivi) per produrre un vino spumante. Quindi è di bolle che parliamo, di grande qualità, vista anche la complessità di processi che si devono applicare alle uve prima che diventino una bottiglia di vino.
Togliamoci qualche curiosità…. chi se l’è inventato? e chi per primo ha vinificato in metodo classico? La risposta è meno affascinante di quanto mi piacerebbe raccontare e, ahimè, anche difficile da ammettere e accettare per noi amanti della italica uva, ma sono stati proprio i cari cugini francesi: cultori della vinificazione da secoli, riconosciuti dal mondo intero come i docenti in cattedra sull’argomento.
Il metodo classico detto anche mèthode champenoise, che prende il nome dalla regione francese dello champagne è un processo di produzione di vino spumante, che consiste nell’indurre la rifermentazione in bottiglia dei vini attraverso l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati. Ah! Quindi parliamo degli champagne!!!! Si… cioè NO!! Ok, Ni! Gli champagne sono dei metodi classici, come lo sono i Franciacorta, come i Trento Doc, come tanti altri vini che vengono prodotti in tante regioni. Perché ho tirato fuori le regioni? Perché la differenziazione dei metodi classici è data appunto dalla località geografica di produzione dell’uva e lavorazione in metodo classico. Per cui champagne (per doc ….denominazione d’origine controllata) sono solamente i vini le cui uve vengono prodotte e lavorate, in metodo classico, nella regione francese dello champagne, così come Franciacorta, lo sono solo i vini prodotti nel Franciacorta, una ben definita area geografica, protetta da una Doc, tra Brescia e l’estremità del lago di Iseo. Anche il Trento Doc è definibile solo ciò che viene prodotto dalla Doc della regione trentina.
Spero si inizi a far luce sull’argomento, sul quale si potrebbe scriverne per una vita, ma per oggi mi fermerei qua, non sono sceso nello specifico di come si srotolala il processo di produzione, i vari passaggi produttivi, perché ci saremmo persi in tecnicismi forse noiosi e sicuramente inopportuni nel nostro Blog, ma vi assicuro che vinificare in metodo classico, chiede precisione, il rispetto di tempistiche e tanti passaggi, per questo spesso, i vini di cui abbiamo parlato hanno un prezzo medio alto. Io credo, tuttavia, che ogni tanto valga la pena aprirne una bottiglia!
Noi al lavatoio ne teniamo una buona selezione magari ne continueremo a parlare con un calice in mano.
Ciao a tutti…..a presto!
Giorgio.